L'altro giorno sono stata invitata da un'amica a seguire una lezione di economia alla SLOAN, la business school del Massachussetts Institute of Technology, più famoso come M.I.T.
Un brillante professore venezuelano, Roberto Rogobon, ha tenuto una lezione sulla crisi finanziaria in Europa. In modo molto professionale, ma al tempo stesso spezzando il ritmo con battute divertenti e coinvolgendo la classe, questo professore è riuscito a chiarirmi un po' le idee su come i mercati siano correlati e perché gli effetti di questa crisi si stiano più o meno lentamente ripercuotendo su tutta una serie di paesi. Ma a parte la borsa, le tasse e la valuta, c'è un'altra cosa che ha attirato la mia attenzione e su cui non mi ero mai fermata a riflettere: la pressione sociale.
L'impazienza delle persone, le loro proteste, l'opinione pubblica sono tutti fattori che in un modo o nell'altro agiscono sulle decisioni di chi governa e danno la misura di quanto ancora si possa tirare la corda. Come sapete, se si ha un debito pubblico molto elevato, uno dei modi per "tirare soldi in cassa" è aumentare le tasse. L'inasprimento della pressione fiscale può portare ad un aumento della disoccupazione. Per tanto, se in un paese la disoccupazione è già alle stelle, l'aumento delle tasse non è una reale soluzione, perché oltre ad una certa soglia, la gente non tollera più e si vengono a creare difficili situazioni sociali, che rappresentano comunque un ulteriore costo. In questo momento, ad esempio, Spagna e Grecia hanno un altissimo tasso di disoccupazione, per cui difficilmente un'ulteriore tassazione potrebbe costituire una soluzione per loro.
Il professore faceva inoltre notare come i giapponesi abbiano una pazienza incredibile e riescano a gestire la pressione sociale nonostante siano in recessione da 20 anni; li paragonava ai francesi, che solo dopo un paio di mesi di recessione erano già agitatissimi e insofferenti.
E noi? Voi sapete meglio di me come è l'umore degli italiani: io posso solo averne una vaga idea...
Per fortuna non siamo ancora ai livelli della Spagna, ma credo che per non arrivarci sia necessario attingere a quello spirito di solidarietà e intraprendenza che ci ha sempre contraddistinto e che da un po' di anni abbiamo tutti rinchiuso in un cassetto a prendere polvere.
Mettiamo un pizzico di fiducia e di ottimismo nelle nostre giornate!
…...in Italia un comico fa il professore e vuole battere i gattopardi della politica, spreconi e ….
RispondiElimina…...intanto a acceso le Cinque Stelle..... e come brillano